About “Under a False Name”

Frediano Sessi, Paolo Rampi, Giordano Cavallari

Abstract


Abstract. Mantua, Viale Gorizia 6, early days of September 1943. As in every part of Italy, the hunt for the Jew is frenzied. In Rijeka, first racist laws then the arrival of the Germans and the establishment of the Adriatic Littoral Zone of Operations make life impossible for Jews. A Jewish family, fleeing Rijeka, finds refuge in an apartment in Mantua. They escape deportation and see with relief the end of the war. They are Maximilian Gizelt (b. 1874) a dentist by profession, his wife Erna Wolfsohn (b. 1878) a housewife, and their children Carlo (b. 1914) and Liselotte (called Lilly b. 1915) with Robert Frankl (b. 1902) who will be her husband after the war. The protagonists of this rescue story were two young newlyweds, separated by wartime contingencies: Francesco Rampi, born in Faenza in 1907 (died 1986) and his wife, originally from Rijeka, Luisa Ungar, seven years younger (died 1981). The Rampis had lived in Mantua for just under two years and certainly were known to their neighbors, but not as well in the city. Thus, the thought that an identity swap could save that endangered family of Fiuman Jews became a concrete fact. The Gizelt became the Rampi of 6 Gorizia Avenue, and to reinforce this new status, they also used the ration cards that Luisa and Francesco gave them. Only in 2023 did this story become public knowledge. The story was reconstructed by Frediano Sessi in his book Sotto falso nome (2023). 

Riassunto. Mantova, viale Gorizia numero 6, primi giorni di settembre del 1943. Come in ogni parte d’Italia, la caccia all’ebreo è forsennata. A Fiume, prima le leggi razziste poi l’arrivo dei tedeschi e la costituzione della Zona di operazioni del Litorale Adriatico, rendono la vita agli ebrei impossibile. Una famiglia di ebrei, in fuga da Fiume, trova rifugio in un appartamento a Mantova. Sfuggiranno alla deportazione e vedranno con sollievo la fine della guerra. Si tratta di Massimiliano Gizelt (classe 1874) di professione dentista, di sua moglie Erna Wolfsohn (del 1878) casalinga e dei loro figli Carlo (nato nel 1914) e Liselotte (detta Lilly del 1915) con Robert Frankl (1902) che sarà suo marito dopo la guerra. Protagonisti di questa storia di salvataggio furono due giovani sposi, separati dalle contingenze belliche: Francesco Rampi, nato a Faenza nel 1907 (deceduto nel 1986) e sua moglie, originaria di Fiume, Luisa Ungar di sette anni più giovane (deceduta nel 1981). I Rampi abitavano a Mantova da poco meno di due anni e certo erano conosciuti dai loro vicini di casa, ma non altrettanto in città. Così, il pensiero che uno scambio di identità potesse salvare quella famiglia di ebrei fiumani in pericolo divenne fatto concreto. I Gizelt diventarono i Rampi di viale Gorizia 6 e per rafforzare questa nuova condizione, utilizzarono anche le tessere annonarie che Luisa e Francesco gli diedero. Solo nel 2023 questa storia è diventata di dominio pubblico. La storia è stata ricostruita da Frediano Sessi in Sotto falso nome (2023). 

 


Keywords


Keywords: Giusti delle nazioni, Fiume, Mantova, Memoria, Olocausto, Shoah. Righteous among the Nations, Fiume, Mantua, Memory, Holocaust, Shoah

Full Text:

PDF

References


References

Levi P., I sommersi e i salvati. Turin: Einaudi, 1986 (English translation: The Drowned and the Saved. New York: Summit

Books, 1988. Reissue: New York: Simon & Schuster, 2017).

Sessi F., Prof, che cosa è la Shoah? Turin: Einaudi, 2020.

Sessi F., Sotto falso nome. Turin: Einaudi, 2022.

Sessi F., Il mio nome è Anna Frank. Turin: Einaudi, 2023




DOI: http://dx.doi.org/10.12869/TM2023-3-01

Refbacks

  • There are currently no refbacks.


ISSN 2282-0043 - Registered at the Court of Rome on Nov. 8, 2012, no. 305/2012

All articles are © Europa Ricerca Onlus