Reggio Calabria and the 1970 riots: A local society from revolt to oblivion

Abstract

This article addresses the problematic issue of remembering the dramatic events related to the municipal
revolt of 1970-71, within the context of the present society of Reggio Calabria. The first section briefly recalls the facts
of the case, with fundamental references to the national situation and to the most controversial aspects, linked to the
attacks, the perpetrated violence, and the victims. Then, it presents examples of the rhetoric that characterized the social
movements and retraces the following phases of oblivion (1970s-80s), recovery of memory (1990s-2000s) and new
oblivion of the narrated events. The second section employs the use of research and reflections relating to the socioeconomic
and demographic situation of contemporary society in Reggio Calabria. It concludes by suggesting an overall
interpretation of the memory outlined in a time frame of half a century with a background of the long-term historical
events. The hypothesis is that of a direct connection between the peculiar social structure of the city on the Strait of
Messina and both the outbreak of the revolt and the current weak memory of those events, faint to the point of bordering
a characteristic oblivion.

L’articolo affronta il nodo problematico, nell’ambito della presente società di Reggio Calabria, costituito
dalla memoria delle drammatiche vicende legate alla Rivolta municipale del 1970-71. La prima sezione ripercorre
sinteticamente i fatti in questione, con essenziali riferimenti alla situazione nazionale e agli aspetti più controversi, legati
agli attentati, alla violenza perpetrata e alle vittime, presentando poi esempi della retorica che caratterizzò il movimento
di piazza e ripercorrendo le successive fasi di oblio (anni 70-80), recupero della memoria (anni 90-2000) e nuovo oblio
degli avvenimenti narrati. La seconda parte si avvale di ricerche e riflessioni relative alla situazione socioeconomica e
demografica della società reggina contemporanea e conclude proponendo una interpretazione complessiva dell’arco della
memoria che è stato tracciato nel corso di mezzo secolo: ipotizzando, sullo sfondo delle vicende storiche di lungo periodo,
un legame diretto della peculiare conformazione sociale della città sullo Stretto, tanto con l’esplosione della Rivolta,
quanto con l’attuale labile memoria di quelle vicende, tanto labile da rasentare un caratteristico oblio.