Bambini, spot e merendine Childreen, TV Spots, and Snaks

Marina D'Amato

Abstract


Through a qualitative-quantitative research, it was possible to deduce that children and young people of the latest generations live globally in a media culture and receive less and less stimulation from local tradition due to the changing life of the generations that raise them, finding themselves growing up with media-mediated tastes. In this context, cardiologists and paediatricians identify new dysfunctions such as obesity, anorexia, bulimia, hypercholesterolemia, food intolerances as the most common diseases among the very young of the third millennium. The tradition implemented on the orographic and environmental climate of places has disappeared, and a fashion of food belonging to no one and therefore suitable for everyone, health alarms are the social indicator of an increasingly widespread discomfort.

Attraverso una ricerca di tipo quali-quantitativo, è stato possibile evincere che i bambini e i ragazzi delle ultime generazioni vivono planetariamente in una cultura mediatica e ricevono sempre meno stimoli dalla tradizione locale a causa dei mutati cambiamenti di vita delle generazioni che li allevano, trovandosi a crescere con gusti mediati dai media. In questo contesto, i cardiologi ed i pediatri individuano nuove disfunzioni come obesità, anoressia, bulimia, ipercolesterolemia, intolleranze alimentari come le patologie più diffuse tra i giovanissimi del terzo millennio. Venuta meno la tradizione implementata sul clima orografico e ambientale dei luoghi, ed assunta una moda di cibo appartenente a nessuno e per questo adatta a tutti, gli allarmi sanitari costituiscono l’indicatore sociale di un disagio sempre più diffuso.

 


Keywords


Childhood; Advertising; Nutrition; Sport Infanzia; Pubblicità; Alimentazione; Sport

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DOI: http://dx.doi.org/10.12869/TM2020-2-02

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ISSN 2282-0043 - Registered at the Court of Rome on Nov. 8, 2012, no. 305/2012

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