Memory Building in Geopolitics

Abstract

"Places" and "landscape" are terms that belong to the geographer’s toolbox along with "map" and "scale". This article will show how discussing memory is also a matter of geography and geopolitics. In geopolitics, actors which are contesting a territory use conflicting representations and look to the past for an opportunity to legitimize their control over the disputed territory. On one side, this legitimacy invokes the memory of tragic events. On the other, positive elements, such as individual and collective victories and achievements that are routinely remembered in celebrations, are identified in public space by specific monuments or urban decorations. This mode of narration is the theme of critical geopolitics. The article that follows highlights how in "practical" geopolitics globalization establishes new connections and especially new descriptions of the world. 

Luoghi" e "paesaggio" sono termini che appartengono alla cassetta degli attrezzi del geografo insieme a "mappa" e "scala". In questo articolo si mostrerà come discutere di memoria sia anche una questione di geografia e di geopolitica. In geopolitica, gli attori che si contendono un territorio utilizzano rappresentazioni contrastanti e cercano nel passato un’opportunità per legittimare il loro controllo sul territorio conteso. Da un lato, questa legittimazione invoca il ricordo di eventi tragici. Dall’altro elementi positivi come vittorie e successi individuali e collettivi che vengono abitualmente ricordati nelle celebrazioni, identificate nello spazio pubblico da specifici monumenti o decorazioni urbane. Questa modalità di narrazione è il tema della geopolitica critica. L’articolo che segue evidenzia come nella geopolitica "pratica" la globalizzazione stabilisca nuove connessioni e soprattutto nuove descrizioni del mondo.